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domenica 16 dicembre 2012

Visione dei mercati di Dicembre

I mercati azionari hanno chiuso novembre su livelli pressoché invariati, in quanto l’incertezza legata al fiscal cliff ha bilanciato il miglioramento dei dati macroeconomici provenienti da USA e Cina. Tale contesto ha favorito i titoli high yield e il debito emergente.
All’inizio del mese, appena dopo la rielezione di Barack Obama, i listini hanno registrato una netta correzione, in previsione di nuove impasse del governo e di negoziazioni dell’ultimo minuto volte a evitare una contrazione fiscale di circa USD 600 miliardi il prossimo anno. Anche le revisioni al ribasso degli utili societari statunitensi hanno avuto la loro parte e alla fine il mercato USA è risultato il peggiore delle aree avanzate.
La borsa nipponica ha invece conseguito le performance migliori. Le voci di una possibile vittoria dell’LPD e del suo leader Shinzo Abe (notoriamente favorevole alle misure di politica monetaria) alle elezioni generali di dicembre hanno fatto deprezzare lo yen nei confronti dell’USD e dato impulso alle azioni giapponesi. In Europa è prevalsa la cautela. Il fatto che i rendimenti dei Bund tedeschi a due anni siano scesi in territorio negativo per la prima volta da settembre indica che, nonostante l’accordo raggiunto per l’erogazione di EUR 44 miliardi alla Grecia, gli investitori sono ancora preoccupati per la mancanza di una soluzione di lungo periodo alla crisi dell’euro. Per non parlare della delusione per il declassamento della Francia, privata da Moody’s del rating AAA.
Pur in un contesto economico-politico instabile, gli investitori prestano sempre maggior attenzione alle vicende dei singoli titoli e sono meno propensi a investire in base al clima di rischio. La tendenza dei corsi azionari a salire o scendere in blocco è notevolmente diminuita: gli indici di correlazione si attestano infatti attualmente ben al di sotto delle medie di lungo periodo.
È interessante notare che gli investitori a caccia di rendimento sembrano fermi al mercato obbligazionario: le società che distribuiscono dividendi elevati hanno nuovamente segnato il passo, in particolare nei settori delle utility e delle telecomunicazioni.

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