«Essere Financial Advisor da sempre è stato il mio credo. Condividere con il mio Cliente, la mia disponibilità, la sicurezza, la trasparenza, la solidità e la serietà. Questo si ottiene solo se la cultura finanziaria viene condivisa e vissuta con il mio Cliente. Aiutami ad aiutarti.»

martedì 22 ottobre 2013

Manovra di Stabilità cosa cambia

1. La legge di stabilità prevede interventi per 11,6 miliardi di euro nel 2014, complessivamente per 27,3 miliardi di euro nel triennio che termina nel 2016.

2. Il governo prevede per il 2014 sgravi fiscali complessivi per 3,7 miliardi di euro.

3. È previsto il recupero di circa 8,6 miliardi di euro attraverso tagli alla spesa e nuovi interventi fiscali.

4. Non sono previsti tagli alla sanità.

5. Taglio del cuneo fiscale a partire dal 2014 con 2,5 miliardi di euro: 1,5 miliardi attraverso la riduzione dell’IRPEF per le fasce medie e basse, 40 milioni per la riduzione dell’IRAP e 1 miliardo per ridurre i contributi sociali aziendali. Le detrazioni IRPEF per i lavoratori si fermano a 1.510 euro e non più al previsto aumento di 1.600 euro.

6. TARES (Tassa Rifiuti e Servizi) e IMU (Imposta Municipale Unica) sulle prime case non di lusso sono sostituite con la TRISE (Tributo sui Servizi), che a sua volta si divide in due parti e cioè la TARI per i rifiuti e la TASI sui cosiddetti “servizi indivisibili” (le attività comunali offerte a tutti e non individualmente, come la polizia locale, gli uffici tecnici, l’anagrafe, eccetera).

7. L’importo della TARI sarà determinato sulla base della superficie delle proprietà come avveniva già per la TARSU, la TASI avrà un’aliquota di partenza pari all’1 per mille con stessa base imponibile dell’IMU.

8. Tra il 2014 e il 2016 riduzione delle tasse per le imprese di 5,6 miliardi di euro e di 5 miliardi per i lavoratori.

9. L’imposta di bollo per le comunicazioni relative ai prodotti finanziari aumenta, passando dall’1,5 per mille di quest’anno al 2 per mille per il 2014. Il bollo non si paga per le comunicazioni legate ai fondi sanitari e a quelli pensionistici. In questo modo il governo confida di recuperare 900 milioni di euro.

10. Sono prorogati di un anno gli incentivi per le ristrutturazioni che prevedono un bonus del 65 per cento sulle spese per il risparmio energetico (“ecobonus”) e del 50 per cento per quelle semplici. Dal 2015 le aliquote scenderanno.

11. Entro fine anno saranno venduti a Cassa Depositi e Prestiti Spa, la società finanziaria partecipata al 70 per cento dal ministero dell’Economia, immobili per circa 500 milioni di euro. L’operazione servirà per ridurre in parte il debito pubblico, ritoccando il rapporto tra deficit e Prodotto Interno Lordo (PIL) per il 2013. L’operazione sarà ripetuta nei prossimi due anni e le dismissioni dovrebbero fruttare 1,5 miliardi di euro.

12. Viene rivisto il sistema di calcolo del “patto di stabilità” interno degli enti locali, quello che devono rispettare i comuni e che è stato spesso criticato dai sindaci per essere rigido al punto da impedire nuovi investimenti. Ai comuni dovrebbero arrivare circa 1,5 miliardi di euro in seguito allo sblocco di diverse risorse.

13. Saranno aumentate le deduzioni dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica), il meccanismo introdotto dal governo Monti per incentivare la capitalizzazione delle società. Nel 2014 la deduzione passerà dal 3 per cento al 4,2 per cento.

14. Sono messi a disposizione 250 milioni di euro per la social card, che potrà essere usata anche dagli immigrati con permesso di soggiorno per lungo periodo. Previsti 250 milioni di euro per il fondo per i non autosufficienti.

15. È previsto un “contributo di solidarietà” per gli esodati, che sarà ottenuto attraverso un prelievo (ripetuto per tre anni) del 5 per cento dalle pensioni nella fascia tra i 100mila e i 150mila euro lordi l’anno, del 10 per cento per le pensioni sopra i 150mila euro lordi e del 15 per cento per le pensioni sopra i 200mila euro.

16. Blocco della contrattazione per gli impiegati pubblici per tutto il prossimo anno. Viene progressivamente modificato il turn over (la sostituzione degli impiegati che vanno in pensione con nuovi assunti): nel 2015 ci saranno assunzioni per il 40 per cento dei ritiri, nel 2016 per il 60 per cento e nel 2017 per l’80 per cento.

17. Al Piano nazionale per la banda larga sono destinati 20,75 milioni di euro.

18. Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, quello che serve per ottenere con meno difficoltà un prestito, prevede fondi per 1,6 miliardi di euro spalmati sui prossimi tre anni.

19. Per trasporti e infrastrutture sono previsti 400 milioni per le Ferrovie, 335 milioni per l’ANAS e 400 milioni di finanziamento per il MOSE, il sistema di paratie per proteggere Venezia dall’acqua alta.

20. Alle università andranno 230 milioni di euro ed è previsto per il 2014 un aggiustamento della spesa per le scuole paritarie con nuove risorse per 220 milioni di euro.


Manovra di stabilità 2014



Oltre undici miliardi solo nel 2014. È questo il valore della nuova legge di stabilità presentata ieri dal presidente del Consiglio Enrico Letta. Una manovra complessa e composita, che punta a «ridurre le tasse per le famiglie, i lavoratori e le imprese». Secondo quanto annunciato dal premier, «nell'arco del triennio 2014-2016 la pressione fiscale scenderà dal 44,3% al 43,3%». Questi sono i primi passi.

Passi che costano 11,6 miliardi di euro. «Le risorse ci sono», ha detto Letta. «Il reperimento avviene su quattro voci: 4,5 miliardi di tagli alla spesa, 3,2 miliardi da dimissioni immobiliari e revisione del trattamento delle perdite bancarie, 1,9 miliardi da interventi fiscali, 500 milioni dalle limature delle spese per le tasse e il resto da altri interventi sulle attività finanziarie». Le risorse non saranno dunque reperite dai tagli alla sanità. «La legge di stabilità non comporterà tagli al sociale e alla sanità».

Cosa prevederà dunque la nuova manovra? Ecco le misure più importanti:

Abbattimento del cuneo fiscale
Previsto uno sgravo fiscale sulle buste paga, concentrato sui redditi più bassi, di un miliardo e mezzo di euro nel 2014. Per le imprese è invece stata decisa una riduzione dell'Irap sul costo del lavoro (40 milioni nel 2014). Tra il 2014 e il 2016 la riduzione delle tasse per le imprese sarà di 5,6 miliardi di euro e di 5 miliardi per i lavoratori.

Cassa integrazione in deroga
Previsti 600 milioni di euro da stanziare nel 2014 per il finanziamento della cassa integrazione in deroga. 

Addio Imu, benvenuta Trise
Nel 2014 sarà abolita l'Imu sulla prima casa. Al suo posto arriverà la Trise, una "service tax" che unisce i costi per la gestione dei rifiuti (Tari) a quelli dei servizi comunali come l'illuminazione e la manutenzione delle strade (Tasi). Scopri di più

Stretta sulle pensioni
Le pensioni che superano i 3000 euro mensili non saranno adeguate al costo della vita nel 2014. Rimarranno bloccate. Si pensa invece a un "contributo di solidarietà" per le pensioni d'oro: la trattenuta sarà del 5% per chi prende tra i 100 mila e i 150 mila euro l'anno, del 10% per chi prende tra i 150 mila e i 200 mila euro, del 15% per chi percepisce oltre 200 mila euro.

Blocco del contratto degli statali
È stato esteso fino al 31 dicembre 2014 il blocco dei contratti del pubblico impiego. Prorogato invece fino al 2018 anche lo stop al turn over. Introdotti inoltre il taglio del 10% degli straordinari e tetti per le maxi retribuzioni.

Social Card
In arrivo 250 milioni per finanziare la social card, non più riservata ai cittadini italiani, ma aperta ai «cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno».

Ecobonus
Confermati anche per il 2014 gli incentivi per le ristrutturazioni green e il risparmio energetico.

Aumento del bollo sui titoli
La manovra prevede l'aumento al 2 per mille dell'imposta di bollo sulla gestione dei titoli. Salta invece l'aumento dell'aliquota per le rendite finanziarie.

Rientro capitali dall'estero
La manovra prevede anche delle misure mirate ad agevolare il rientro in Italia dei capitali detenuti illecitamente all'estero. In pratica si invita l'evasore ad autodenunciarsi (non in forma anonima, bensì palese) e a pagare tutti i contributi dovuti allo Stato in cambio della riduzione del 50% della sanzione prevista per l'evasione fiscale e con l'esclusione dei profili penali del reato.

Rivalutazione delle quote Bankitalia
Il governo sta pensando a una revisione della contabilizzazione delle quote della Banca d'Italia possedute dagli Istituti di Credito.