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martedì 26 febbraio 2013

BCE acquisti Titoli - SMP - OMT -

La BCE ha comunicato i dati degli acquisti dei titoli di Stato effettuato dalla Banca Centrale Europea guidata da Draghi.
infatti , nell'ambito dell'Smp (Securities Markets Programme), cioè l'acquisto di titoli di debito pubblico da parte della Bce sul mercato secondario, per un totale a 218 miliardi di euro, ben 103 miliardi sono serviti a contenere l'aumento dello spread dell'Italia. E' quanto emerge dai dati al 31 dicembre 2012.
La Bce ha acquistato 102,8 miliardi di euro in bond italiani, iscritti a libro per 99 miliardi, la quota maggiore tra i Paesi dell'eurozona colpiti dalla crisi del debito. Seguono Spagna (44,3 miliardi), Grecia (33,9), Portogallo (22,8) e Irlanda (14,2). La durata media residua del debito italiano in pancia all'Eurotower è di quattro anni e mezzo. La durata maggiore è quella irlandese, mentre la Grecia è quella a più breve termine (circa tre anni e mezzo). Il programma Smp era stato avviato dalla Bce alla metà del 2010, allo scoppio delle crisi del debito ellenico, ed terminato lo scorso settembre quando è stato sostituito dall'Omt
- COSA SIGNIFICA OMT : (Il piano per le Outright Monetary Transactions , la traduzione letteraria :transazioni monetarie dirette- è il programma anti-spread annunciato lo scorso settembre dal governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi. Si tratta di un piano che la BCE potrebbe attuare per i paesi che "ne facciano richiesta" e consisterebbe nell’acquisto di titoli di Stato - durata residua 1-3 anni, quindi noti anche come titoli a breve termine sul mercato secondario, con lo scopo di ridurre le pressioni derivate dallo spread e placare i timori sui mercati finanziari).-
La differenza tra SMP e OMT ?
Quest'ultimo non è stato finora mai attivato in quanto, a differenza del precedente programma, richiede, a chi ne fa richiesta, di sottoporsi alle condizioni di aggiustamento strutturale fissate dal fondo europeo salva-Stati ( in realtà un Commissariamento).

Per la Bce è stata anche giornata di bilancio; l'esercizio 2012 di Francoforte si è chiuso con un utile netto di 998 milioni di euro, in rialzo dai 728 milioni del 2011. Il surplus è stato di 2,164 miliardi (1,894 nel 2011), di cui 1,166 miliardi messi a riserva a copertura dei rischi. Il consiglio direttivo che ha approvato i conti dell'anno scorso ha notato che i margini netti realizzati dalla Bce sugli interessi raggiungono i 2,289 miliardi (1,999 miliardi nel 2011), di cui 1,108 miliardi dai titoli di Grecia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Italia acquistati attraverso il programma Smp. Dell'utile 2012 sono già stati girati 575 milioni alle Banche centrali nazionali dell'Eurozona; i restanti 423 milioni saranno distribuiti il 25 febbraio.

Sul versante delle spese, nel 2012 le spese per il personale hanno registrato un lieve incremento, portandosi a 219 milioni di euro (216 milioni nel 2011). Le altre spese di amministrazione, che comprendono gli affitti di immobili, gli onorari professionali e gli acquisti di altri beni e servizi, ammontano a 242 milioni di euro nel 2012 (226 milioni nel 2011) e includono gli oneri risultanti dall'ammortamento delle immobilizzazioni per 13 milioni di euro. Le "Immobilizzazioni in corso", nelle quali confluiscono le spese per la nuova sede, sono aumentate di 191 milioni di euro, raggiungendo 530 milioni.

lunedì 25 febbraio 2013

ELEZIONI 2013

Le voci su risultati d'instabilità politica potrebbero determinare maggiore volatilità sui Titoli di Stato determinando un rialzo dello spread.
Gli scenari politici, sono due :
- impossibilità di governare e quindi, con un governo di transizione , riforma della legge elettorale e "si torna" a votare a Luglio o ad ottobre;
- costituzione di un governo con base allargata...( Monti-Bersani ecc )
In entrambi i casi dovremo subire attacchi dalla speculazione in attesa delle mosse della BCE e di come ci porremo rispetto all'Europa ( referendum proposto da Grillo per uscire dall'Euro ).
Una settimana di passione....anche dopo i rialzi di oggi.

martedì 12 febbraio 2013

TARES

Credo di aver sentito parlare di semplificazione....
Ma invece, come al solito, inventano nuovi nomi aggirano leggi e rispuntano altre tasse più esose.
É sempre più difficile, voler continuare a pagare , e continuano a togliere disponibilità specialmente nella fascia media, quella più tartassata.

La nuova Tares, la tassa che sostituirà i tributi e le tariffe precedenti, farà il suo ingresso nel prossimo mese di luglio. Questa imposta sostituirà la TARSU e la TIA e interesserà chiunque possieda o detenga locali suscettibili di produrre rifiuti, pesando in particolare sulle famiglie numerose e sulle imprese.

Su questa imposta verrà reinserita l'Iva, non in forma diretta nella maggior parte dei casi, ma come componente del costo del servizio che viene comunque posta a carico dell'utente. L'inclusione dell'IVA in questa tariffa, è del tutto fuorilegge. Infatti già nel 2009 la Consulta si occupò di questo problema, asserendo che le tariffe sui rifiuti, al tempo in vigore, dovevano essere considerate a tutti gli effetti dei TRIBUTI e non tariffe.
Detto in parole povere paghiamo l' IVA su una tassa....

Di conseguenza, considerandole tributi, non ricadevano nel campo di applicazione dell'Iva, per il principio generale per cui non si applica un'imposta su un'altra imposta. Varie associazioni dei consumatori, che già erano intervenute invitando gli utenti a richiedere il rimborso dell'illegittima IVA, stanno preparando un formulario per fronteggiare una nuova illegittimità. Questo anche perché, fino ad oggi, le varie aziende dei rifiuti comunali avevano risposto alle diffide con la giustificazione di essere solo degli esattori per conto dello Stato.

Tutto falso, come afferma la Corte Costituzionale con la sentenza 238 del 2009: "un altro significativo elemento di analogia tra la TIA e la TARSU è costituito dal fatto che ambedue i prelievi sono estranei all'ambito di applicazione dell'IVA. Infatti, la rilevata inesistenza di un nesso diretto tra il servizio e l'entità del prelievo - quest'ultima commisurata, come si è visto, a mere presunzioni forfetarie di producibilità dei rifiuti interni e al costo complessivo dello smaltimento anche dei rifiuti esterni - porta ad escludere la sussistenza del rapporto sinallagmatico posto alla base dell'assoggettamento ad IVA e caratterizzato dal pagamento di un «corrispettivo» per la prestazione di servizi. Non esiste, del resto, una norma legislativa che espressamente assoggetti ad Iva le prestazioni del servizio di smaltimento rifiuti, quale, ad esempio, è quella prevista dall'alinea e dall'art. 4 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, secondo cui, ai fini dell'IVA, «sono considerate in ogni caso commerciali, ancorché esercitate da enti pubblici», le attività di «erogazione di acqua e servizi di fognatura e depurazione, gas, energia elettrica e vapore».

Se, poi, si considerano gli elementi autoritativi sopra evidenziati, propri sia della TARSU che della TIA, entrambe le entrate debbono essere ricondotte nel novero di quei «diritti, canoni, contributi» che la normativa comunitaria esclude in via generale dall'assoggettamento ad IVA, perché percepiti da enti pubblici «per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità». Prepariamoci ad un nuovo abuso, sicuramente da contestare nei modi e nei termini che le associazioni dei consumatori indicheranno.

MIFID il profilo del l'investitore


"I questionari per la profilatura della clientela sono oggi vissuti più come un obbligo che come un'opportunità. Per questo serve una riconsiderazione dell'approccio metodologico che porta alla redazione di tali strumenti". Così Filippo Parrella, professore presso l'Università degli Studi di Perugia, presenta la ricerca realizzata dal CASMEF della Luiss, in collaborazione con Assoreti, sui questionari per la profilatura della clientela.

"Oggi serve una maggiore responsabilità da parte degli intermediari che sottopongono i questionari ai clienti" continua Parrella nel corso del convegno organizzato dall'associazione guidata da Marco Tofanelli. "E non dobbiamo più limitarci agli studi tradizionali. E' il momento di inserire nei questionari anche la finanza comportamentale".

Ma l'introduzione della finanza comportamentale all'interno dei questionari Mifid non è l'unica novità prevista dalla ricerca firmata CASMEF. Secondo Enrico Cervellati, professore presso l'Università degli Studi di Bologna e membro del CASMEF Luiss, è necessario "un cambio di mentalità: il questionario per la profilatura della clientela non è solo uno strumento di tutela per gli investitori. E' anche uno strumento di tutela per gli intermediari e per i consulenti" chiosa Cervellati che non parla tanto di tutela legale ma di garanzia di un corretto investimento per la clientela, e garanzia di un adeguato livello di servizio per gli intermediari e i consulenti.

"Proprio per questo motivo proponiamo, alla fine del nostro lavoro di ricerca, una bozza di questionario che, nel rispetto della normativa, introduce nuovi elementi, soprattutto quando si parla di rischio" spiega Cervellati nel corso dell'incontro di presentazione della ricerca organizzato da Assoreti. In particolare gli studiosi del CASMEF propongono di passare dalla valutazione dell'attitudine al rischio del cliente, alla valutazione della tolleranza al rischio del cliente, due concetti "molto differenti tra loro".

"Per ottenere un tale passaggio abbiamo elaborato un indice sintetico che misura nella maniera più accurata possibile l'atteggiamento del cliente finale verso il rischio" continua Cervellati. "Una misurazione che si affida molto agli studi di finanza comportamentale e che aiuta i consulenti a individuare gli errori comportamentali che più di altri influenzano le scelte del cliente".

Cervellati ha poi chiarito che non è nelle intenzioni degli autori della ricerca trasformare i consulenti/promotori finanziari in psicologi, l'obiettivo è indicare una strada per elaborare correttamente le domande e la struttura dei questionari, in modo da fare emergere le vere attitudini del cliente finale. Per questo serve: un corretto percorso formativo per chi sottopone al cliente il questionario; un corretto percorso formativo per chi lo analizza; e una certificazione della qualità dei questionari da parte delle autorità.

Certificazione che al momento arriva da parte di Vittorio Conti, commissario Consob, che nel corso dell'incontro organizzato da Assoreti afferma: "La tutela del risparmiatore è un libro da aggiornare costantemente e richiede interventi di miglioramento in tema di individuazione della rischiosità oggettiva del portafoglio e misurazione della capacità dei singoli di valutare il rischio. Il KIID è uno strumento utile ma non è sufficiente a risolvere questo problema, per questo servono nuovi interventi e nuove riflessioni. La ricerca presentata dal CASMEF e da Assoreti è un primo passo verso il miglioramento della tutela del cliente finale".


martedì 5 febbraio 2013

Rendimenti 2013

Se la fase di crisi è in fase calante, cosa dobbiamo aspettarci dai mercati nel 2013 ?
Grazie a tutta l'immissione di liquidità effettuata dai Governi, i tassi sono drasticamente scesi in tutta l'area Euro, ma non così bassi come i titoli americani.
Quindi tutta l'area obbligazionaria dovrebbe cominciare a segnare il passo, specialmente se a breve.
L'effetto atteso ? Crescita dei mercati azionari...quindi effettuare delle correzioni del proprio asset di portafoglio.
Se guardiamo il mercato, sono stati 4 mesi di crescita lenta, ma costante di quasi tutti i mercati quindi se rientra nel vostro rischio , valutate il vostro portafoglio, il peso azionario e il vostro profilo di rischio....e parlate con il vostro consulente .
Il caso "Italia" , ovviamente risente del caso MPS e di SAIPEM e potrebbe determinarsi una bolla "elettorale" e se il voto determinerà una instabilità che potrebbe riportarci al voto o ad un nuovo "governo TRANSITORIO"....molti miliardi andranno bruciati.
Diventa ancora più rischioso il titolo singolo proprio per il probabile aumento di volatilità che si potrebbe determinare sulla borsa italiana.
Quindi l'approccio a "VERI" fondi flessibili o azionari potrà essere un'approccio vincente se il Gestore è buono e non replica esclusivamente l'andamento del Benchmark , o addirittura lo replica ...rendendo meno ( fondi passivi ).