Cosa cambia dopo che l'Ecofin ha raggiunto l'accordo sul meccanismo che farà fallire le banche in modo controllato (Srm), senza che la loro crisi metta a rischio il sistema finanziario o gli Stati.
L'intesa, fu definita "storica" dal ministro dell'Economia italiano Fabrizio Saccomanni, è stata trovata dopo oltre 12 ore di negoziati e preceduta, dall'accordo dellEurogruppo.
L'obiettivo generale del progetto è quello di evitare nuove crisi della zona euro, spezzare il legame fra le crisi finanziarie e quelle dei debiti pubblici dei Paesi e ripristinare la fiducia degli investitori nel settore.
Poco dopo la mezzanotte, dopo giorni di sfiancanti trattative, i ministri delle finanze europei, Germania compresa, hanno raggiunto un accordo sul meccanismo di salvataggio delle banche.
Necessario per concludere la tanto ricercata intesa sull'unione bancaria, voluta e caldeggiata da Mario Draghi.
In sostanza si è deciso che, visto che siamo tutti sulla stessa barca europea, è giusto e corretto che i rischi vengano condivisi. Per questo è stato istituito un fondo comune per i salvataggi, finanziato dalle banche stesse, e completato progressivamente in dieci anni a partire dal 2015.
Con la possibilità di usare anche un temporaneo "salvagente", il cosiddetto backstop, che opererà in parallelo al fondo salva stati Esm, per liquidare, quando necessario, la banca in difficoltà senza scatenare il tanto temuto effetto domino sugli altri istituti.
Per evitare insomma che si ripeta un caso Lehman Brothers, ancora incubo di tutti gli operatori finanziari.
Ma nelle stesse ore è stata presa anche un'altra decisione, forse non storica, ma certamente destinata a impattare sulla finanza e sull'economia mondiale.
Dopo cinque anni di iniezione senza condizioni di liquidità sul mercato, la banca centrale americana ha deciso di cominciare a ridurre l'aiuto, il cosiddetto stimulus. E così Bernanke ha annunciato che la Fed ridurrà a 40 miliardi di dollari al mese gli acquisti di titoli di stato contro i 45 miliardi di dollari attuali e a 35 miliardi di dollari quelli di titoli legati ai mutui dai 40 miliardi attuali.
Il mercato, quello di Wall Street, per ora ha reagito con i nervi saldi. Vedremo come reagiranno le piazze europee. Anche perchè Bernanke ha comunque rassicurato i mercati: una politica monetaria molto accomodante resta appropriata, ha detto.
E i tassi resteranno bassi fino a che il tasso di disoccupazione non sarà sceso saldamente sotto il 6,5%.
Conclusione, occhio alle banche dove si investe e bisognerá stare attenti a concentrarsi anche sulle obbligazioni bancarie.
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