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martedì 5 marzo 2013

Elezioni Italia & Tagli Spesa Usa

L’Italia è tornata a tormentare i mercati finanziari al termine delle elezioni, che non hanno fatto emergere nessuna maggioranza al Senato.
Le indecisioni e i voti di protesta italiani hanno ravvivato furtivamente i timori degli investitori su una nuova crisi sistemica e istituzionale nella zona Euro.
Tuttavia i mercati azionari si sono rapidamente ripresi e, malgrado l’aumento dei tassi d’interesse delle obbligazioni governative (+50pb sui titoli di stato a 10 anni), il Tesoro italiano ha collocato con successo i titoli emessi, già l’indomani del verdetto delle urne.
I mercati del credito, anche se leggermente colpiti sulla parte sud-europea, resistono e attirano sempre buoni flussi dai risparmiatori. Inoltre, le pubblicazioni delle società mostrano tuttora una grande solidità di bilancio e una buona generazione di flussi di cassa.
Quando il contesto fiscale e politico si sarà stabilizzato (in Europa come negli Stati Uniti), le società potranno riprendere il loro ciclo d’investimento, ad oggi lasciato in sospeso, e/o realizzare delle operazioni di crescita verso l’esterno.
I mercati azionari rimangono ormai uno dei rari ecosistemi finanziari dove gli agenti economici possono beneficiare del ripristino delle forze che costituiscono la globalizzazione, lo sviluppo dei consumi emergenti, l’innovazione e la creazione di valore per il miglioramento dei margini d’impresa.

Il mancato accordo sul debito americano FISCAL CRIFF ( baratro fiscale ) potrà solo aumentare la volatilità sui mercati in particolar modo sui titoli di stato, creando mini bolle speculative e anche sui mercati azionari magari sui titoli che potrebbero risentire maggiormente dei tagli di spesa.

Valute - Il cambio EURO / dollaro ieri a 1,30 potrebbe determinare buoni spunti speculativi
(valutare quanto l'investitore é amante del rischio), e fare delle considerazioni sul possibile deprezzamento ( svalutazione voluta ) di una moneta…. considerando che la “valuta” americana ha una banca unica e che può intervenire molto più liberamente sui mercati della concorrente banca Europea.

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