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lunedì 26 novembre 2012

Punto sui mercati a novembre

La settimana scorsa è stata positiva per i mercati azionari, ma non ha portato buone notizie economiche o politiche.
L’Europa non ha ancora trovato un accordo sul suo budget e la Grecia non ha ancora ottenuto il suo prestito dalla Troïka.
Negli Stati Uniti il “fiscal cliff”(baratro fiscale), per il momento, è ancora un “cliff”. Allo stesso tempo, la convergenza dei tassi dei paesi dell’Europa del Sud continua. L’obbligazione a 10 anni del Portogallo paga ormai il 7,7% contro il 18% dell’anno scorso. Questa tendenza è fondamentale per l’Europa e traduce, tutti i progressi fatti fino ad ora, in una condizione di maggior stabilità per i paesi della zona. Ovunque i governi cercano il modo di rendere le loro economie più competitive (ribasso del corporate tax in Francia e forse anche in Portogallo, accordo dei sindacati spagnoli con una società come Renault per installare una nuova fabbrica di automobili).
Malgrado questi segnali, gli investitori rifiutano ancora di riconsiderare l’investimento in azioni; comprano obbligazioni corporate senza capire che in 5 anni i rendimenti dei loro portafogli saranno negativi per quanto riguarderà il real yield.(ritorno reale dell'investimento).
Due forze si confrontano sui mercati: una forza deflazionistica (la recessione in Europa o il rallentamento economico globale) e una forza inflazionistica (le politiche delle banche centrali di offrire tutta la liquidità desiderata). Chi vincerà? Per il momento, l’inflazione è sempre presente e le banche centrali hanno voluto salvare il mondo, dando ai governi, il tempo di rinnovare i loro sistemi. Con dei paesi emergenti sempre sulla strada dello sviluppo economico e con la stabilizzazione del rallentamento nel primo semestre 2013, ora potremo assistere ad una nuova fase di rimbalzo dei mercati azionari. Il tempo della sicurezza potrebbe essere passato: in questo contesto bisognerebbe adottare una strategia d’investimento più concentrata sulle azioni. (fonte DNC)
Le opportunità bisogna coglierle, accettare i rischi ma, diversificando sia come asset che come "tempo" .

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