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sabato 17 novembre 2012

Segnali positivi dal mercato USA

Mentre la crescita del prodotto interno lordo (PIL) per il secondo trimestre è stata rivista verso il basso ad un deludente tasso annualizzato dell’1,3%, vi sono crescenti segnali che l’economia USA si è ripresa, specialmente sul versante dei consumi. Il Conference Board ha riportato un grosso aumento nella fiducia al consumo a settembre. L’aumento della fiducia può essere ampiamente attribuito al miglioramento del quadro occupazionale (come indicato dalla crescita migliore del previsto nelle cifre relative alla creazione dei posti di lavoro nel settore privato a settembre e dal consistente calo nel tasso di disoccupazione), quattro mesi consecutivi di guadagni nel mercato azionario e, forse aspetto più importante, sempre più forti segnali di una ripresa nel mercato immobiliare. Le ultime statistiche hanno mostrato che gli acquisti di case monofamiliari sono ben superiori al ritmo dello scorso anno, le vendite attuali di case sono salite, le case che attendono la vendita sono scese e l’attività dei pignoramenti sta calando. La svolta nel settore immobiliare potrebbe contribuire a scatenare un “circolo virtuoso”, in cui i crescenti prezzi delle case portano ad una maggiore spesa al consumo grazie agli effetti dati dalla ricchezza e dalla fiducia, i potenziali acquirenti di case sono incoraggiati ad acquistare prima che i prezzi salgano ancora e vi è un maggiore incentivo da parte delle banche a concedere prestiti grazie alla ridotta probabilità che i mutui diventino insoluti.

La Federal Reserve (Fed) ha contribuito a creare tale circolo virtuoso. I tassi di prestito relativi ai mutui USA sono scesi a minimi record prima dell’ulteriore programma di acquisto bond della Fed, annunciato a metà settembre. Una conferma della recente costante crescita nelle vendite di auto USA durante il mese di settembre suggerisce anche che il versante dei consumi dell’economia USA è migliorato e sta migliorando. I recenti cali nei prezzi del petrolio grezzo, se arriveranno ai consumatori, potrebbero ulteriormente aiutare la fiducia e la spesa discrezionale e qualsiasi continuo aumento nel numero di persone che lavorano dovrebbe ulteriormente aiutare la spesa al consumo. La forte revisione verso l’alto nei dati relativi agli stipendi da parte del Bureau of Labor Statistics USA – che ha mostrato che sono stati creati 386.000 posti di lavoro in più nel settore non agricolo nell’anno terminato il 30 marzo 2012 rispetto a quanto era stato originariamente riportato – e il calo di settembre nel tasso di disoccupazione al suo livello più basso da gennaio 2009 potrebbero essere segnali forieri di un tale miglioramento.

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