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martedì 20 novembre 2012

Nuovo slancio dei consumi in CINA

Si è aperto a inizio novembre il XVIII Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese. Il preannunciato cambio della guardia ai vertici della gerarchia cinese porterà Xi Jinping ad essere il nuovo Presidente e Li Keqiang nel ruolo di Premier. I nuovi leader ereditano un tasso di crescita economica che pur essendo al di sopra degli obiettivi Governativi è più basso rispetto agli anni passati. Il principale impegno del governo è dunque oggi quello di concentrare gli sforzi sulla redistribuzione della ricchezza e il ribilanciamento dell’economia, riducendo ulteriormente la dipendenza dalle esportazioni, a favore dei consumi interni. Inoltre grande attenzione dovrà essere prestata dal Governo al tema caldo dell’inflazione, che pur essendo attualmente sotto controllo potrebbe risentire dell'aumento dei salari e dell’immissione di enormi quantità di liquidità a livello globale.
In termini di politica economica, il Comitato Permanente ha pieni poteri decisionali su qualsiasi aspetto, dagli obiettivi di crescita del PIL agli investimenti. Le priorità della nuova classe dirigente saranno in primo luogo, in linea con il 12° Piano Quinquennale, la diffusione della ricchezza oltre le prospere province costiere e la gestione della transizione verso un'economia più incentrata sui consumi interni, come ribadito già durante il primo giorno di riunione del Congresso.
Le principali aree di intervento del 12° piano quinquennale nello specifico sono:
• Ristrutturazione economica
• Accettazione di un tasso di crescita annuale più basso
• Creazione di un modello economico equilibrato e sostenibile
• Spostamento del volano della crescita dai settori dell'export verso la domanda interna dei consumatori attraverso l’aumento dei salari
• Progresso industriale
• Equilibrio sociale
• Riduzione del divario tra redditi urbani e rurali
• Sviluppo regionale
• Miglioramento del tenore di vita
• Tutela dell'ambiente
• Risparmio energetico
• Miglioramento della qualità ambientale
• Sviluppo di nuove fonti energetiche
Sono in molti a pensare che nei prossimi anni assisteremo ad un rafforzamento delle linee già tracciate. In particolare, verranno chiariti i dettagli delle strategie che la Cina intende adottare per spostare il fulcro dell'economia dall'export ai consumi, reindirizzare la spesa dalle immobilizzazioni (attualmente al 50% circa del PIL) verso i consumi e mantenere l'armonia sociale nonostante la rapida urbanizzazione e la crescente consapevolezza politica di una popolazione tecnologicamente avanzata. Tra le sfide che attendono la nuova leadership non bisogna dimenticare il sostegno alla crescita dei servizi e il rafforzamento degli accantonamenti privati per sanità e pensioni.
In base a quanto avvenuto in passato, molti osservatori prevedono inoltre che il cambio di leadership sarà accompagnato da nuove misure di incentivazione per accentuare la sensazione di "benessere" legata all'evento e promuovere alcuni segmenti dell'economia. Ciò sarà reso possibile anche grazie alla crescita economica, che ha recentemente dato segni di stabilizzazione. Ad ottobre l'espansione del settore terziario in Cina ha infatti registrato un rimbalzo, unendosi ai progressi del comparto manufatturiero a dimostrare che l'economia cinese sta dando segni di ripresa. L'indice dei direttori d'acquisto è salito a 55,5 in ottobre rispetto al 53,7 del mese precedente, secondo il National Bureau of Statistics e la China Federation of Logistics and Purchasing. Il dato fa seguito a due precedenti rapporti che indicavano una ripresa dell'attività manifatturiera.

Un commento di Raymond Ma, di Fidelity, "Guardando al mercato azionario cinese, questa fase risulta essere particolarmente interessante. I titoli azionari cinesi continuano ad essere scambiati su valutazioni vicine ai minimi storici pari a 9-10 volte gli utili stimati del prossimo anno e il cambio di leadership potrebbe favorire un rally in particolare per i settori legati ai consumi...
aumenterà l'impegno per accelerare l'urbanizzazione e la redistribuzione della ricchezza.
I settori ad elevato potenziale di crescita, sono l’abbigliamento, le assicurazioni e internet" (fonte Bloomberg, dal 23.02.11 al 14.11.12)

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